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ETA’ DELLA PARTNER E RISULTATI DELLA PMA

  • Immagine del redattore: Francesco Tomei
    Francesco Tomei
  • 12 mar 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 18 mar 2020


 

I risultati delle varie tecniche di PMA sono strettamente correlate all’età della partner e quindi all’età degli ovociti a disposizione: con l’età si riducono le gravidanze e le tecniche di 1° livello portano alla metà dei successi delle tecniche di livello maggiore (Fig. 3.2.3 e Fig. 4). Con l’età aumentano gli esiti negativi prevalentemente legati agli aborti (Fig. 5) che dopo i 43 anni dimezzano le gravidanze in termini di bimbo in braccio. Le tecniche che utilizzano ovociti e/o embrioni congelati hanno anch’esse una buona resa e consentono l’aumento cumulativo, per ciclo a fresco iniziato, di bimbi nati (Fig. 3.4.3).




Relazione del Ministro della Salute, 29 giugno 2019


Con le tecniche di ovodonazione i risultati dipendono - non dall’età della ricevente - ma da quella donatrice, solitamente molto giovane e comunque per legge non superiore a 35 anni: i risultati pertanto, indifferentemente dall’età della donna che esegue una PMA con donazione di ovociti, sono abbastanza stabilizzati in un range tra il 33 e 38% (Fig. 3.2.39) e con un’abortività contenuta entro il 20% (Fig. 5).


Relazione del Ministro della Salute, 29 giugno 2019
 

Francesco Tomei

 
 
 

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