Il patrimonio follicolare (Riserva Ovarica) della donna va incontro ad una fisiologica ed inarrestabile riduzione nel corso degli anni, con una sensibile accelerazione dopo i 33 anni (vedi pillola “aspetti antropologici”).
Al progressivo esaurimento quantitativo della riserva ovarica si accompagna altresì un peggioramento della qualità ovocitaria responsabile di un importante aumento delle aneuploidie a loro volta responsabili della ridotta fertilità, dell’ aumentata abortività e dell’ aumentato rischio di gravidanza con anomalo numero di spermatozoi (aneuploide).
Si assiste quindi negli anni/donna ad una riduzione sia qualitativa che quantitativa della riserva ovarica e per quest’ultima abbiamo oggi 2 indicatori di facile approccio: il dosaggio ematico dell’ Ormone anti-Mulleriano (AMH) e la conta ecografica dei follicoli antrali (AFC).
In base a nomogrammi pubblicati in letteratura (vedi tabelle sottostanti: valore medio 50th) è possibile verificare la corrispondenza o meno tra la riserva ovarica anagrafica e quella reale rilevata con AMH ed AFC soprattutto in presenza di fattori di rischio quali fattori genetici (menopausa precoce familiare, patologie genetiche), ma anche patologie ginecologiche (endometriosi) o chirurgia ovarica ripetuta o bilaterale, nonché stili di vita (fumo, BMI) od eventuali terapie gonadotossiche/oncologiche.
La corretta valutazione del reale patrimonio ovocitario è una condizione importante, a priori, per valutare la prognosi delle tecniche di PMA in termini di gravidanze, in quanto permette di:
suggerire un anticipo della pianificazione familiare se possibile:
suggerire una crio-conservazione degli ovociti, qualora non vi siano le condizioni per una pianificazione ad avere figli (vedi pillola “Social Freezing”);
scegliere la tecnica di fecondazione assistita preferenziale (inseminazione semplice vs fecondazione in vitro)
individuare un idoneo protocollo terapeutico per l’induzione della crescita follicolare multipla al fine di ottimizzare la risposta ovarica e di ridurne i rischi di iperstimolazione
Francesco Tomei
Comments